giovedì 19 luglio 2007

versioni digitali


Ed amai nuovamente; e fu di Lina
dal rosso scialle il più della mia vita.
Quella che cresce accanto a noi, bambina
dagli occhi azzurri, è dal suo grembo uscita.
Trieste è la città, la donna è Lina,
per cui scrissi il mio libro di più ardita
sincerità; né dalla sua fu fin'ad oggi l'anima mia partita.
Ogni altro conobbi umano amore;
ma per Lina vorrei di nuovo un'altra
vita, di nuovo vorrei cominciare.
Per l'altezze l'amai del suo dolore;
perché tutto fu al mondo, e non mai scaltra,
e tutto seppe, e non se stessa, amare.
U. Saba
Mi sembra del tutto fuori luogo aggiungere parole mie. Però posso dirvi che la mostra digitale dedicata al poeta di trieste la trovate qui: http://www.internetculturale.it/genera.jsp?id=330
E non posso poi non aggiungere questa amatissima poesia:

Amai trite parole, che non uno
osava. M’incantò la rima fiore
amore,
la più antica, difficile del mondo.
Amai la verità che giace al fondo,
quasi un sogno obliato, che il dolore
riscopre amica. Con paura il cuore
si accosta, che più non l'abbandona.
Amo te che mi ascolti e la mia buona
carta lasciata alla fine del mio gioco.
U. Saba
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