venerdì 13 luglio 2007

mano nella mano

Lui è timido e solitario; socialmente impedito. Non ce la fa proprio, non fa per lui.
Lei sarebbe sempre in viaggio, se solo potesse; andrebbe a ballare tutte le settimane cucinando in un baleno per almeno 12 persone - se non fosse a dieta.
Lui preferisce leggere manuali e riviste esclusivamente tecniche, smontare elettrodomestici e stare in solitudine.
Si sono incontrati per caso a un corso di dattilografia. Questo già spiegava allora la propensione di lui per l'apprendimento anche di cose di cui avrebbe potuto fare benissimo a meno. Ma, così va il mondo. La sua sete di sapere è rimasta frustrata dai casi della vita e forse anche un po' dalla sua timidezza. Si sono incontrati ed è scoppiato il grande amore. Era il 1967 quando si sono fidanzati. A quei tempi era previsto che i fidanzati passeggiassero tenendosi per il braccio. Si andava a braccetto. Loro no. Loro preferivano passeggiare mano nella mano. Un'accorta e simpatica amica di mia nonna, in confidenza, aveva riferito e azzardato la domanda:
- Ho visto tua figlia con il fidanzato. Molto carini. Ma, senti, ti volevo chiedere, lui è cieco? Lei lo tiene per mano...
(Sonora risata di mia nonna.)
Domani saranno 37 anni dal loro matrimonio. 37 anni di urla e risate, di musi lunghi e sorrisi, di capricci, dispetti, cattiverie e slanci di tenerezza. La maggior parte della loro vita l'hanno trascorsa insieme.
Anche se a volte a me sembravano proprio male assortiti; anche se ho pensato più di una volta che forse sarebbero stati meglio da soli, o in diversa compagnia. Ho capito tardi che va bene così. L'amore non è mica solo una passeggiata mano nella mano.
(da palledisapone)

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