mercoledì 20 giugno 2007

che tempi!

E' da mesi che leggo allarmi sul caldo assassino di giugno. E' vero, prendere la macchina alle due del pomeriggio di questi tempi è come infilarsi nel microonde.
Alle due del pomeriggio c'era un caldo abbastanza serio, il sole, un cielo afoso e tutto il resto.
Alle sei sembrava di essersi infilati in un buco spazio-tempo.


Quella in fondo è la chiesa rotonda come si vedeva oggi, 20 giugno, alle ore 18,30 dal ponte. Un fantasma, un'idea. Smaterializzata. Nemmeno quando nevica...

In mezz'ora è venuto giù il diluvio e tutte le stradine che vengono nel senso opposto, cioè in discesa, si sono trasformate in altrettanti ruscelli. Alcuni rami si sono spezzati, perfino un albero ha interrotto la strada. Io che come ultimamente spesso ero in riserva spinta ho temuto seriamente di rimanere impantanata in qualche ansa di quei nuovissimi fiumiciattoli.

Ma poi tutto si è risolto con: (in ordine sparso) due ore di coda, tre tentativi di imboccare strade impraticabili, un rifornitore chiuso, lo spettacolo sempre simpatico degli automobilisti che vogliono passare anche dove è umanamente impossibile passare etc.

Insomma cronache che stanno diventando ordinarie.

Mica che sono io che sono fissata con il tempo!?!

Un po' sì, vabbè...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perché questo cambio d'abito e di contenuti?
Luca

rosacqua ha detto...

L'abitino di prima mi andava stretto. E mi ero stufata di Splinder. Direi però che i contenuti sono sempre quelli per ora. Poi si vedrà.