Anche se so che ho fatto quel che dovevo, che ho questo tempo a mia disposizione da impiegare nell'ozio dispersivo c'è sempre qualcosina di sottile e fastidioso all'altezza dello stomaco che mi dice quanto tempo io stia sprecando, quante altre cose potrei/dovrei fare.
Cose utili, cose tangibili, che alla fine le guardi e dici: ecco cosa ho fatto del mio tempo libero: qualcosa. Così invece, a saltellare di sito in blog per il puro gusto di fare una specie di zapping da era post-televiva, il mostro consore che ho nello stomaco non è soddisfatto. Non riesce a vedere cosa ho fatto del mio tempo.
Caro mio, ho fatto un po' di cosette anche se tu non le puoi vedere.
Ho inserito altri libri nella mia libreria virtuale e mi sono accorta di quanti soldini avrei potuto investire meglio se alcuni non li avessi comprati. Mi ero proprio scordata di aver acquistato per un corso Interaction Design per esempio, un libro che a me non serve assolutamente a nulla e che mai leggerò.
Ho letto cose interessanti, emozionanti, utili. Presto inserirò un elenco aggiornato dei miei "preferiti".
Che vuole dunque la bestia?
Sto man mano relegandola al rango di bestiolina. Che abbai, che urli, che si dimeni.
Io non la sto più a sentire. O almeno ci provo.
C'è tempo, domani, per tutte queste idee...
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