A 6-7 anni volevo:
cantare nel coro dell'Antoniano; fare la ballerina classica.
Intanto attaccavo adesivi di Heather Parisi sul frigo immacolato.
A 13 anni, ispirata da Candy Candy, volevo fare l'infermiera. Solo un abbaglio.
Intanto mi apprestavo a iscrivermi a ragioneria e il locale ufficio di collocamento mi classificava "bracciante agricolo".
A 19 anni, col diploma di ragioniere in tasca, volevo fare l'insegnante di italiano.
Intanto rispondevo al telefono e facevo la prima nota.
Capito che la contabilità non faceva per me mi sono iscritta a Lettere. Intanto facevo: la dog-sitter, la donna delle pulizie, la commessa, la segretaria, l'autista, etc.
Presa la laurea mi è parso subito chiaro che per me fare l'insegnante era come fare la ballerina classica: magari in un'altra vita. Se va bene.
Allora ho continuato a fare la segretaria, poi l'apprendista bibliografa, l'aspirante bibliotecaria.
Ma in tutto questo fare sempre quello che non vuoi non ho avuto tempo di preparare un autentico "piano B".
Magari aveva ragione l'ufficio di collocamento ed è giunta l'ora di rivalutare il bracciantato. O di darsi all'ippica, come dicono dalle mie parti.
1 commento:
Io
avevo preparato
il piano
b
c
d
e
f
g
h
i
l
m
n
o
p
q
r
s
t
u
v
z
poi sono passato ai numeri
ma
si sa
i numeri sono infiniti
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